S.Elpidio
santelpidio.eu

Altitudine 800 m

Il corpo di S.Elpidio, eremita originario della Cappadocia, era sepolto nella chiesa dell'omonimo villaggio e fu concesso nel 969 d.C. dal vescovo di Rieti Alberico ai vescovi di Metz, Teodorico, e di Treviri, Erchemperto, giunti in Italia al seguito dell'imperatore Ottone I, in cerca di reliquie di Santi. Il corpo del Martire sarebbe stato estratto il 16 settembre di quell'anno dallo stesso vescovo di Metz, accompagnatovi dal vescovo Alberico.
Nel 1153 e nel 1182 la pieve di S.Elpidio appare tra quelle menzionate nelle Bolle papali che i pontefici Anatasio IV e Lucio inviarono ai vescovi della diocesi di Rieti per determinarne i confini.

La chiesa di S.Elpidio aveva la cura d'anime su tutti i sei piccoli centri soggetti all'Universita da Torre di Taglio e nei suoi pressi si trova la cappella di S.Maria di Pestroce, l'esistenza di questo luogo di culto, i cui lavori di restauro sono terminati pochi anni fa, e documentata fin dal 1398 ed alla fine del Settecento il vescovo Marini nelle sue „memorie” scrisse che era un beneficio semplice unito alla parrocchia di S. Elpidio „accio il curato mantenga il coadiutore”.
enrosadira.it/santi/e/elpidio.htm

Il Cicolano, e cioe' la Valle del Salto, e' la parte piu' orientale della Provincia di Rieti. Nell'antichita' questo territorio era abitato dagli Equicoli, parenti  degli Equi. Gli Equi a loro vola discendevano dal popolo degli antichi Sabini. Altro Martire del Cicolano, con tutta probabilita', e' Sant'Elpidio. Il corpo di questo Santo, che era sepolto nella chiesa dell'attuale frazione di Sant'Elpidio, si dice concesso nel 969 dal vescovo di Rieti Alberico ai vescovi di Metz, Teodorico, e di Treviri, Erchemperto, giunti in Italia al seguito dell'imperatore Ottone I, in cerca di reliquie di Santi. Il corpo del Martire sarebbe stato estratto il 16 settembre dallo stesso vescovo di Metz, accompagnatovi dal vescovo Alberico. In quel tempo la diocesi della Marsica, come pure quella di Amiterno, essendo sedi  vescovili quasi completamente abbandonate, dipendevano dal vescovo di Rieti. Cosi' il Martirologio Romano parla di questo Santo il 2 settembre: "Fuit praeterea alius Elpidius doctrina et agregiis operibus nobilis, qui temporibus Constantii Aug. functus est legatione in Oriente adversus Arianos, missus a Iulio Romano Pontefice ut patet ex eiusdem litteris quae extant apud Athanasium. Scribit Sigerbertus, sacras reliquias S.Elpidii, socii S.Eutychii episcopi, a regione Marsorum translatas esse in Gallias anno Domini 969. Hoc ipse in Chron, eo anno".
Uscendo da S.Elpidio, poco prima di arrivare al torrente Rio Torto, si incontra una piccola cappella fatta costruire nel 1919 da Elia Micangeli, miracolosamente salvatosi dopo essere uscito fuori strada con un pulman di linea di cui era al volante
(la storia ho scritto dell libro „Quella terra chiamata CICOLANO”, Domenico Luigini, 2003)
Al Museo Diocesano e T.D.R.;
Croce in argento dorato lavorata a sbalzo su armatura lignea, secolo XIV, do proprieta' della chiesa Sant'Elpidio